Whistleblowing: l’ANAC pubblica i risultati del monitoraggio sulle criticità nell’applicazione del d.lgs. n. 24/2023

09 Aprile, 2024

Whistleblowing: i primi dati applicativi raccolti da ANAC secondo la sintesi di Assonime disponibili al link

  • Il gestore è spesso un soggetto interno preesistente all’ente (nel settore privato: il 20% ha dichiarato di aver affidato il compito alla funzione di internal audit; il 39% ad altre funzioni aziendali come compliance e risorse umane; il 22% all’OdV, il 2% a Comitati Etici; nel settore pubblico, il D.Lgs. n.24 prevede che il ruolo debba essere affidato al RPCT, per gli enti in cui la nomina di tale figura sia obbligatoria)
  • La maggior parte dei rispondenti ha indicato di aver predisposto apposita procedura (settore pubblico: 75%; settore privato: 84%)
  • Più della metà dei partecipanti al monitoraggio ha comunicato di aver istituito una piattaforma informatica appositamente dedicata all’acquisizione e gestione delle segnalazioni whistleblowing in forma scritta (settore pubblico: 62%, settore privato: 56%)
  • La maggior parte dei rispondenti ha pianificato o è in procinto di pianificare iniziative di sensibilizzazione e formazione del personale al fine di divulgare le finalità dell’istituto del whistleblowing e la procedura per il suo utilizzo (settore pubblico: 74%, settore privato: 88%). Il 63% dei soggetti privati ha previsto corsi di formazione sulle segnalazioni orali, iniziativa molto rara nel settore pubblico a causa del minor ricorso a tale canale di segnalazione